C'è un solo modo sicuro per sconfiggere la macchina della verità: diventare inconsapevoli della differenza fra vero e falso. In definitiva, ce lo insegnano i filosofi, nulla è vero fino in fondo. La realtà è frutto di percezione elaborata, è soggettiva in un mondo forzatamente solipsistico. E che dire del falso? Falso rispetto a cosa, a chi, a quando? Qualsiasi cosa può essere vera in un universo parallelo.
Il punto di partenza per sconfiggere la macchina della verità e liberarsi del dogma che si possano dividere le cose in vere e false. C'è solo una probabilità che siano una delle due, e nessuno può dire quale sia. Può affermare che sia vera e nel farlo trovare persone disposte a sostenere il suo punto di vista, ma non può dimostrarlo in modo assolutamente certo. Vero o falso sono frutto dell'opinione dominante.
Non potete sconfiggere la macchina della verità da un giorno all'altro. Le convinzioni su vero e falso sono così radicate da anni di utilizzo da rendere vano qualsiasi tentativo di improvvisazione. Come qualsiasi abilità non innata serve inclinazione e addestramento. Il discernimento è necessario alla sopravvivenza e non è facile superarlo con un semplice atto di volontà.
L'attitudine all'indifferenza nei confronti della dicotomia vero-falso può avere origine nell'esperienza dell'inconoscibilità. Ci sono persone che credono esista una condizione di vero o falso a prescindere dalla possibilità di arrivare a una conclusione certa. E ci sono persone che invece considerano il vero e falso solo una condizione accessoria della reale natura di un evento di per sé inconoscibile. Abbiamo un esempio nella fisica, dove una particella assume uno stato solo nel momento in cui un osservatore la cerca.
Questa attitudine si rivela in molti aspetta della vita fin dall'età infantile, età in cui si è sommersi da verità effimere e falsità erronee. Ci sono bambini che ci tengono a sapere se esiste davvero babbo natale. Ci sono bambini invece che riescono a credere contemporaneamente che babbo natale esiste e non esiste, a volte esiste e a volte no. L'importanza che viene data dal soggetto alla conoscenza della verità varia moltissimo ed è in relazione con l'uso dell'immaginazione. Soggetti che ricercano in maniera a volte ossessiva la verità temono l'immaginazione come fonte di confusione. Viceversa l'immaginazione diventa fonte di spiegazione per il sostegno dell'improbabilità.
Supponiamo che una persona abbia un buco di memoria, non si ricordi qualcosa. Non essendoci alcuna certezza, ed è quanto generalmente succede, è possibile valutare la più vera delle ipotesi e convincersi che non può essere che quella la verità. Oppure è possibile lasciare il buco e accettare il fatto che qualsiasi evento è egualmente probabile, riconoscendo il fatto che lo si sta riempiendo con l'immaginazione. Cosa fareste voi in quel caso? Accettereste la parola di qualcuno che dichiara di saperlo? Potrebbe essere una bugia, magari detta a scopo benefico. O accettereste che nella vostra vita è entrato qualcosa che non può essere semplicemente vero o falso?
Ma l'attitudine non basta. Il corpo esprime in mille modi come la pensate nonostante quello che volete pensare. E questa comunicazione corporea esprime il conflitto fra il desiderio che tutto sia vero o falso e la necessità che non lo sia. Non si può fare niente per controllare il corpo in queste sue emanazioni di consapevolezza. O siete convinti che una cosa è vera oppure non lo siete. Solo quando si riesce a superare la barriera mentale della scissione della realtà in vero o falso il corpo seguirà di conseguenza, naturalmente, l'espressione di un convincimento sincero. Sì può essere sinceri anche esprimendo come vero ciò che un'altra persona ritiene falso.
In effetti la macchina della verità rileva la sincerità, non la verità. Può essere d'aiuto la pratica quotidiana. Essere costretti a mentire ogni giorno rende più semplice assottigliare la barriera del vero. Un lavoro di venditore, ad esempio, rende su un individuo predisposto del tutto inefficace l'uso della macchina della verità. Questa lavatrice durerà dieci anni? Certo, anche di più. Quest'auto è affidabile? Al cento per cento. Questo computer è potente? È il top della gamma.
Attenzione però: se arrivate al punto da poter sconfiggere la macchina della verità non sarete più in grado di tornare alla condizione di innocenza originaria!
martedì 23 giugno 2009
Come sconfiggere la macchina della verità.
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