giovedì 16 aprile 2009

Pet Maniac

Non è un mestiere facile. Tutt'altro. Soprattutto i cani, adesso hanno questo microchip sottopelle che rende tutto più complicato. Vedi i proprietari che se ne vanno in giro in macchina a cercare i loro cani con le antenne che escono dai finestrini e ti chiedi se hai usato abbastanza carta stagnola.

Al momento ho un terrier di due anni e un bull dog di tre. Un solo gatto che devo convencere la padroncina a riprenderselo. Per essere una bambina di dieci anni ha le idee chiare, dice che l'esperienza non gli può fare che bene, che l'animale sarà molto più affettuoso con lei dopo un periodo come vittima di rapimento. Le ho dato un'altra settimana per decidere, “Dopodiché finirà nelle cucine di qualche ristorante cinese, sono stato chiaro?” Ma lei ha ridacchiato come se fosse convinta del mio bluff.

Il Terrier dovrebbe fruttarmi mille dollari. È il cane di un idraulico, prende duecento dollari in nero per cambiare un rubinetto e ha cercato di tirare sul prezzo. Ma io non ho ceduto: “Mille dollari è il minimo sindacale per un rapitore di cani con pedigree che si rispetti.” Domani facciamo la consegna e nel pomeriggio ho appuntamento col mio socio Antony per un chihuahua al laghetto del parco. Siam pieni di lavoro in primavera quando tutti comprano cuccioli ai pargoletti.

Speriamo sia una che legge i giornali e che sappia chi sono. Alla sua età non vorrei che per lo spavento le venisse un coccolone. Se ha sentito parlare del Pet Maniac allora saprà che basta pagare e magari ci fa su due risate senza farsi prendere dal panico. Non come l'ultima volta, quel vecchio pazzo. Ma dove ha vissuto finora, ci si chiede, in una grotta? Non lo sa che il Pet Maniac è un ladro gentiluomo? C'ho tanto di codice deontologico sul profilo di Facebook per evitare il verificarsi di situazioni spiacevoli come quella, sono un professionista.

Antony l'ha fermato per chiedere l'ora e già lì avrebbe dovuto intuire di essere stato scelto come vittima designata. A quel punto di solito io schizzo fuori dal cespuglio ridendo come un pazzo con le forbici in mano e taglio il guinzaglio. “Il destino ha scelto te!”, grido, sghignazzo, afferro la bestiola e faccio il balletto finto tip tap che è il marchio di fabbrica del Pet Maniac. “Scappiamo insieme, prendiamoci una vacanza!” dico al cane, e mi metto a correre.

Intanto Antony lo tiene per la manica della giacca urlando ordini tipo stia fermo quello è Pet Maniac è pazzo potrebbe essere armato non faccia movimenti bruschi qualcuno chiami la protezione animali. Di solito il malcapitato ride, si sente già sollevato all'idea che basterà pagare un modesto riscatto e tutto si risolverà per il meglio. Riconsegno i cani lavati e spazzolati e coccolati e profumati. In pratica pagano per un servizio.

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