Quando c'hai un figlio scopri che hai sbagliato tutto, le cose che hai messo via per quando avresti avuto un figlio adesso non te ne fai niente. I robot di metallo, mezzi rotti, Mazinga e Goldrake e quell'altro, come si chiama, quello enorme che si divide in 3 pezzi e le gambe diventano una specie di camion e le spalle un aereo. Tuo figlio non se ne fa niente, li muove un po' in giro, stacca e riattacca un pezzo, poi ti dice adesso posso fare un po' di computer? La collezione di Topolino, figuriamoci, adesso c'è Geronimo Stilton da leggere la sera, prima di dormire, un capitolo di Geronimo Stilton 20 mila leghe sotto i mari con alcune parole disegnate, mare in lettere ondivaghe azzurre, e di seguito una storia inventata, possibilmente inedita, dove la voce narrante accetta i suggerimenti del pubblico.
Lo stesso i cartoni animati, tu che pensavi da grande quando mio figlio guarderà la serie di Anna dai capelli rossi o di Candy Candy potrò discuterne con lui senza bisogno di riguardarla daccapo. Povero illuso, adesso ci sono i Bakugan, Leone cane fifone, Spongebob, tutta roba senza una vera storia, dove i personaggi per tutto il tempo fanno la stessa cosa che può essere gridare dallo spavento, farsi cadere per terra gli occhi o spappolarsi il cervello sulle pareti. Bakugan, prendi Bakugan, ho detto a mio figlio ma ti sei accorto che dicono sempre la stessa cosa? E lui dice sì, dicono Bakugan attivazione! Bakugan combatti! E allora perché non guardiamo un altro cartone? Perché è un nuovo episodio, dice, è Bakugan nuova Vestronia, secondo me vince, guarda, adesso lo sconfigge.
Il bello è che alla fine ti appassioni anche tu, anche se fingi noia e fastidio. Quello nuovo del ragazzo assoggettato da un'organizzazione militare segreta guidata da un anziano vestito di bianco che beve latte, un ragazzo pieno zeppo di nanoidi sui quali riesce miracolosamente ad avere pieno controllo, nanoidi azzurri che gli permettono di trasformare il suo corpo in arma o veicolo e di guarire i mostri dominati dai nanoidi verdi. La sua famiglia è una scimmia parlante che indossa il pannolino, la sua figura paterna un ninja fotofobico vestito da rappresentante della Folletto, il suo amico è un ragazzo normale che viene pagato per far finta di essergli amico dal vecchio lattivoro. E io che temevo di finire in analisi se avessi guardato troppo quella criptolesbica di Heidi.
A proposito di analisi, ieri Elia stava parlando da solo, o meglio con i suoi dinofrotz, nello specifico un incrocio fra un piccione isterico in overdose di steroidi e un alligatore che soffre un attacco di emorroidi, il tutto con delle croste fosforescenti in testa. Mio figlio recita delle sceneggiate con i mostri e se gli chiedi qualcosa ti risponde di lasciarlo in pace, che sta giocando. E io lo lascio in pace, di solito, tranne che ieri a un certo punto piangeva, sembrava che piangesse, e gli faccio cos'hai da piangere, cos'è successo? È morto, dice lui, e fa un verso simile a quello del cane che avevo da piccolo, quando sentiva nei dintorni la presenza di cagne in calore, un verso che fa accapponare. Gli dico chi è morto, mi viene l'ansia ma resisto alla tentazione di cadere nel panico. E lui dice io. Come? Cosa? Già me lo vedo sul lettino dell'elettroshock, come Nicholson nel nido del cuculo. Gli chiedo mi stai dicendo che sei morto tu? Certo, dice lui, è per quello che i dinosauri piangono. Ah, beh, in tal caso va bene, dico, mi credevo che piangessero senza motivo.
Chi è senza colpa scagli la prima,pietra, io che da piccolo ne pensavo anche di peggiori, di tragedie, e guarda come sono venuto su bene. Conosco gente che non dava alcun segno di squilibrio conciata molto peggio una volta cresciuta. Non lo dico io, lo dicono gli esperti, guardatevi dai falsi profeti, o erano i falsi disinvolti? Beh, quelli che si tengono tutto dentro, che indossano una maschera o anche due. Anche nei bei libri e nei bei film, fateci caso, il vero pazzo è insospettabile. Capisco che mio figlio è normalissimo anche perché a scuola insegnano la religione e come supporto didattico hanno disegni da colorare con su scritto la stella li guidò alla culla o lui si mise a costruire l'arca, cose così, e mio figlio gira il foglio e dietro all'informazione biblica disegna mostri che sembrano mostri e supereroi che sembrano mostri, sopra alcuni di essi scrive papa e potrebbe essere uno dei buoni così come un alieno ributtante, è meglio non approfondire.
venerdì 21 gennaio 2011
Le cose che cambiano quando c'hai un figlio (34 di N)
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