La vittima sono io, l'unica vera vittima di tutta la faccenda. Sono vittima del sogno americano del capitalismo allegro arrivato qui grazie al cinema. Sono vittima dell'incubo ateo e materialista del socialismo reale arrivato qui grazie alle fabbriche. Sono vittima della morale deprimente e del senso di colpa di un antico cattolicesimo. Sono vittima del culto della trasgressione e della volgarità orgogliosa. Sono vittima dell'arricchimento del corpo e dell'impoverimento dello spirito. Sono vittima dei tempi, i 50 con il boom economico, i 60 con la droga e il sesso liberi, i 70 con la rivoluzione e l'ideologia armata, gli 80 con i junk bonds di wall street e la cocaina in piazza duomo, i 90 con il computer e la guerra, gli 0 con internet e la guerra, e adesso i 10 con quello che rimane e la guerra, ovvero niente, non rimane niente.
Ho avuto mogli, ho avuto figli. Ho avuto amici. Ho avuto tutto e tutto quello che ho avuto l'ho pagato. Non devo dire grazie a nessuno, non c'è niente nella mia vita che abbia ricevuto gratis. Per diventare ricco ho arricchito un sacco di persone. Ho pagato donne e uomini e ancora oggi pago e pago e pago, continuo a pagare e i soldi non bastano mai. Senza soldi non avrei niente, non sarei niente. Ci sono persone come me che nascono così, dipendenti dai soldi, sopravvivono grazie ai soldi, passano tutto il tempo dentro a un polmone d'acciaio fatto di soldi. Fingo di credere a chi dichiara di volermi bene, di essere dalla mia parte, ma so benissimo che in realtà sono tutti uniti a me da legami di soldi.
Cerco di essere una brava persona. Cerco di essere altruista, gentile, simpatico. A volte arrivo a illudermi che i soldi non hanno importanza, che se domani perdessi tutto la gente mi dimostrerebbe affetto e cado nella solita trappola della speranza, della fiducia. Alla fine sono quello che se sgarri te la fa pagare, che è diventato ricco impedendo a qualcun altro di diventarlo, che ormai tanto vale darci dentro e goderseli questi soldi. Ho fatto agli altri quello che gli altri avrebbero fatto a me, è questo che dovete capire. Se tutti mi vogliono bastardo allora posso accontentarli, stringo accordi sottobanco, accetto compromessi con le feccia più feccia che c'è, non faccio fatica a pagare smorfiose zoccolette che fin da bambine aspirano a tv e calciatori. Davvero pensate che se fossi morto da piccolo ora non ci sarebbe un altro al mio posto contro il quale puntare il vostro dito ipocrita?
Ormai sono vecchio e stanco. Nonostante le operazioni e i trapianti, non hanno ancora inventato metodi per levarti di dosso gli anni che hai dentro. Parlo con i grandi del mondo. Conosco tutti quelli che finiranno nei libri di storia e anch'io ci finirò e su di me ci saranno due versioni, ci sarà l'accusa e la difesa. Perché sono bifronte, ho due facce come la moneta che tengo in mano, la faccia di chi ha accettato le mani tese senza controllare se fossero pulite o sporche, l'altra faccia che serve per dire alla mamma non ti devi vergognare di me. Sono un peccatore, sono come voi che inciampate e cadete, la differenza è che io inciampo in peccato grossi e cado facendo parecchio rumore, perché io sono ricco, sono potente. Sono un bersaglio enorme e c'è chi vuole diventare famoso come colui che ha buttato giù l'imperatore, ha ucciso il cantante famoso, ha sparato al Papa.
Mi fanno causa perché io sono io. Sono l'esempio e lo spauracchio. Sono quello che si sputa in pubblico e si invidia in privato. Io, io e io. Io che sono superiore a tutto questo, che potrei farne a meno perché ho ville, ho barche, ho elicotteri, ogni piccola cosa che faccio la faccio per voi perché io di mio non mi serve, non ne ho bisogno. Io sono quello che vi ha salvato da ignoranti e malvagi, da retrogradi e infingardi. Io ho impedito la morte della libertà, il dissanguamento dei contribuenti, la povertà e la guerra civile. Io potevo prendere i miei soldi e abbandonarvi e invece sono rimasto qui, mi sono sacrificato per voi. Ma vi sbagliate se pensate che sia una vittoria definitiva. Quelli si nascondono, stanno zitti per un po', si mettono in attesa, ma non cambiano, non spariscono, aspettano l'occasione per tornare all'attacco, la loro religione ha come limite temporale per la vittoria rivoluzionaria la fine dei tempi.
Ho fatto i soldi infrangendo la legge e sono un vecchio che vuole continuare fare sesso. Pensate che sia l'unico? Guardate gli altri ricchi, come pensate che lo siano diventati, senza l'aiuto dei politici? Vi siete mai chiesti cosa ci fanno tutte quelle prostitute in giro? I vecchi, con o senza viagra. I vecchi vogliono fare sesso e vogliono farlo con donne belle e giovani, mica con prugne secche e senza denti che puzzano di soffritto. Sapete quanto fattura il mercato della pornografia? E adesso salta fuori che son tutti santi, sembra che io sono l'unico depravato in circolazione. Addirittura lo sdegno arriva da chi ha sempre predicato sesso libero, droga, omosessualità, prostituzione libera, pornografia, nudismo, perversione, oscenità, accusando di bigottismo i falsi moralisti e i perbenisti della detestabile borghesia capitalista. Io sono il prodotto della vostra propaganda. E voi siete come me, però senza soldi.
martedì 18 gennaio 2011
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