venerdì 26 febbraio 2010

Amnesiotici.

È una sostanza nuova, creata nei nostri laboratori sotterranei, sotto palazzi dall'aspetto innocuo, con le vetrine dei negozi pulite, con giardinetti nei paraggi in cui far giocare i bambini, poliziotti che percorrono i marciapiedi per controllare che sia tutto in ordine. È una sostanza nuova i cui effetti a lungo termine sono ancora sconosciuti. È una sostanza che stiamo collaudando in segreto, la facciamo assumere in incognito a cavie ignare. Le scegliamo a caso, la prossima cavia potresti essere tu.

Il primo impatto della nuova sostanza avviene sul sistema limbico. Si percepisce un debole odore di aceto, o di salmastro. Dopo alcuni minuti si avvertono sbalzi di umore immotivati che possono variare da una profonda tristezza a una rabbia violenta. In alcuni soggetti predisposti si sviluppano dei tic, i muscoli del volto e a volte quelli di braccia o gambe subiscono contrazioni di brevissima durata. A seconda della dose somministrata, si verifica una perdita della memoria sia a breve che a lungo periodo. Ecco perché il nome della sostanza è 'Amnesia'.

Amnesia non viene mai smaltita completamente. Una volta che Amnesia raggiunge le cellule celebrali esse vengono modificate in maniera irreversibile. L'unico modo di eliminare Amnesia dal proprio organismo consiste nel distruggere le cellule modificate. Il che è ovviamente impossibile da ottenere senza provocare nel paziente coma o morte. I recettori delle cellule compromesse vengono occupati in modo permanente dal principio attivo di Amnesia.

Amnesia blocca i meccanismi psicologici legati alla paura. Il soggetto comincia a temere ogni cosa. Malattie, complotti, incidenti, truffe. Per controbilanciare si spinge a compiere azioni temerarie e autolesionistiche. Lo stile di vita devia in maniera progressiva verso atteggiamenti superficiali nei confronti del rischio. Non sono rari i casi di suicidio incidentale o involontario.

Viene compromessa la capacità decisionale tramite la soppressione del circuito cognitivo di astrazione temporale. Il futuro smette di essere una variabile nella formazione degli algoritmi di scelta. Il soggetto non ha più riferimenti mnemonici di esperienze passate sui quali poggiare le proprie decisioni e nemmeno la capacità di proiettare sul futuro i possibili sviluppi di una decisione.

Le reazioni emotive sono assenti o eccessive. Si verificano difficoltà di linguaggio dovute alla perdita di vocaboli e regole linguistiche. Si realizza un appiattimento su necessità fisiologiche e il soggetto si concentra in modo assiduo sulla soddisfazione di bisogni elementari come nutrimento, sesso e divertimento.

L'alterazione di coscienza impedisce al soggetto di rendersi conto dell'avvenuto distacco dalla realtà. È convinto di essere nel giusto, di essere normale, di essere in grado di sviluppare ragionamenti coerenti. Trova giustificazioni a comportamenti psicotici e antisociali scaricando sull'interlocutore accuse di repressione e falso moralismo. Amnesia è stata a ragione anche definita come il contratto di Faust o anche l'incubo dell'esorcista: la sede dell'Io del soggetto viene fisicamente distrutta e al suo posto il cervello, per rimediare al danno e continuare a funzionare, ricostruisce una fattispecie con il materiale che gli resta a disposizione.

Chi ha assunto Amnesia è riconoscibile per una totale mancanza di responsabilità. Il suo eventuale adeguamento alle regole è imputabile unicamente alla paura. Essendo incapace di comprendere i meccanismi decisionali, si affida all'opinione che reputa maggioritaria per orientarsi sulla mappa del giusto e dello sbagliato. Quando due o più Amnesiotici formano un branco la paura viene superata e qualsiasi azione appare loro sensata e meritevole di attuazione.


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