Le serie tv alcune sono belle. Ho iniziato tardi a guardarle perché sono vulnerabile alle dipendenze, ne sono consapevole, devo evitare il più possibile il contatto con attività e sostanze che possono stimolare la mia coazione a ripetere, in termini tecnici manie ossessive compulsive. Alla fine ho ceduto nel modo più semplice, per curiosità. Ce ne sono di brutte ma quelle poche che ho guardato a me son piaciute tutte, sarò io di bocca buona, può darsi. Ho iniziato con salva la cheerleader, heroes. Poi ho guardato tutte le puntate di Lost, in fila, alcune in lingua originale sottotitolate. Ho guardato alcune puntate di in treatment e le prime di fast forward.
Le serie tv hanno di bello che ne puoi parlare con gli amici, ci puoi litigare sopra perché nessuno sa ancora come andranno a finire. Ho finalmente capito perché le ragazze al liceo guardavano saranno famosi dallas e beatiful. Mi chiedevo come facessero a parlare per tutto quel tempo di una cosa vista alla tv. A quei tempi il motivo che mi teneva lontano dalle serie tv non era la paura di non riuscire a smettere, il motivo era cose da femmine, alcune cose erano di esclusiva pertinenza femminile e già mi immaginavo le ragazze del liceo nei panni della casalinga frustrata, molto prima della comparsa di disperate housewife. A un certo punto le serie tv si sono evolute, sono diventate anche per uomini. Il sospetto è che molte altre cose che erano solo per donne abbiano invaso l'universo maschile. Così adesso ci sono uomini, ci sono anch'io fra quelli, che parlano di cosa come quando perché di quel che succede nelle serie tv. Mia moglie ride, immagino che come lei riderebbero anche le ragazze che prendevo in giro al liceo chiedendo “Come sta il mascellone?”, c'era un tizio a quei tempi in tv che aveva una mascella grossa come il paracarro di un camion, le ragazze lo trovavano sexy, quel tizio, e io ogni tanto mi sono interrogato sulla mia mascella, allo specchio, chiedendomi se fosse adeguata agli standard moderni. Tanto tempo fa i ragazzi più coraggiosi le guardavano solo per attaccare discorso con le ragazze, oggi ci sono serie tv con sparatorie, misteri della fisica, superpoteri. Non sono più come x-files, ogni puntata una storia completa. Adesso non sappiamo neppure se la serie stessa finirà mai. Moriremo senza conoscere l'epilogo, e questo è poetico, c'ha dei risvolti filosofici. Non posso entrare nei dettagli, di queste cose parlo solo con chi ha visto quello che ho visto io, se non hai mai guardato le serie tv non capiresti.
Le serie tv ogni episodio finisce con un colpo di scena. Sembra fatto apposta, aspetti da una settimana di scoprire il significato del colpo di scena precedente. Vivi in perenne attesa di una risposta, e quando la ottieni eccoti un'altra domanda, più grande, e anche questo è poetico. Per esempio sparano nella pancia di una donna che ha visto nel futuro se stessa incinta. Non sono il solo a considerare quella scena un capolavoro. La donna col proiettile in pancia giace in terra, per strada, col sangue che le sporca la camicia, e pensa a se stessa incinta nel futuro mentre la sveglia. La sua amica, che è la sua amante, la donna è lesbica e anche questo entra in conflitto con la visione del futuro, la sua amica le ha regalato una sveglia robot che si muove su ruote e dice svegliati è ora ripete è ora svegliati. Da tutt'altra parte sta accadendo una sparatoria nel parcheggio sotterraneo sulle note di like a rolling stone di Bob Dylan. Le due situazioni si sovrappongono. Una sparatoria infinita con il rumore degli spari che si mischia alla musica e ogni tanto lasciamo che vadano avanti a spararsi addosso e l'attenzione torna alla donna in terra, sdraiata scomposta sull'asfalto nella luce arancio dei lampioni, la sveglia uscita dalla borsa che si è attivata e corre in cerchi caotici gridando è ora svegliati con voce metallica, svegliati è ora, le ruote che si sporcano di sangue e disegnano curve al roteare della sveglia, la donna che guarda nel vuoto e piange senza fare smorfie, in estasi, forse per il dolore, forse perché vede se stessa incinta, nel futuro, poi torniamo alla sparatoria e c'è fuoco, c'è violenza, e tutto questo va avanti per parecchi minuti, e vorresti che il tempo rallentasse fino a fermarsi perché ogni cosa è compiuta, non c'è bisogno di aggiungere altro, tutto ciò che verrà in seguito servirà solo a farci rimpiangere l'epifania.
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venerdì 27 novembre 2009
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