giovedì 15 settembre 2011

Saloon

ro al locale c'è un cavallo questa specie di clubhouse da maneggio non so come c'è entrato un cavallo è una specie di saloon e il cavallo vede il cappello l'hanno capito tutti che la causa scatenante è il cappello un cappello come tanti altri ma è nel momento in cui vede il cappello posato sul tavolo che il cavallo impazzisce è un cavallo baio è un cavallo che viene percorso da ondate di brividi si vede la pelle sul ventre del cavallo sollevarsi come il mare quando è mosso si vedono le onde che partono dal collo del cavallo e scappano via è proprio come se qualcosa che vive sotto la pelle del cavallo fuggisse dal cervello impazzito gridando aiuto il cavallo è ammattito aiuto il cervello del cavallo è andato fuori controllo infatti il cavallo trema e suda e si impenna e mostra i denti e gli esce la bava a schizzi dalla bocca del cavallo viene fuori la schiuma e gli occhi del cavallo sporgono è uno sguardo atterrito fatto solo di pupilla e di un pericolo senza nome che si nasconde sotto al cappello è un cappello un po' sporco forse il cavallo ne sente l'odore forse lo sente fischiare dentro al suo incubo il cavallo cerca di svegliarsi e per questo si mette a correre nel locale per uscire fuori dal sonno per gettarsi lontano dal sogno il cavallo corre a testa bassa emettendo un nitrito che non finisce mai il cavallo fa un verso che rimpicciolisce chi lo ascolta e infatti la gente si rannicchia rovescia i tavoli la gente si ammucchia al riparo per evitare di essere travolti ma più che altro per non sentire il suono che esce dalla gola del cavallo un miscuglio di supplica e strillo che fa pensare a muscoli strappati dallo sforzo di sopravvivere di venirne fuori di tornare a galla e in mezzo alla giostra macabra qualcuno cede alla pressione c'è chi si mette a litigare e donne che si portano le mani alle guance e bambini che ridono e un vecchietto mezzo cieco che si alza e va a bloccare la strada al cavallo agitando le braccia per fare l'eroe il vecchietto grida si vanta dice io venivo picchiato dai negri dai gialli dai bianchi e detto questo sputa verso un signore elegante e una ragazza copre occhi del cagnolino che stringe al petto per non fargli vedere il vecchietto che da bambino veniva picchiato oppure lo sputo oppure il cavallo che scarta per evitare il vecchietto ma lo butta a terra e adesso è l'uomo elegante a lamentarsi di cento tipi di persone mentre il cavallo corre nel locale e uno alla volta i presenti raggiungono l’uscita mentre il cavallo suda e si impenna e tiene la coda alta e le orecchie piegate il cavallo non si fermerà fino a quando il suo cuore non verrà squarciato dalla fatica lo sanno tutti lo sa la ragazza e il cagnolino lo sa l'uomo elegante lo so perfino io che non so mai niente per questo nessuno ferma il vecchietto mezzo cieco che ha del sangue sulla faccia e una mazza da baseball fra le mani nessuno gli impedisce di avvicinarsi alla danza di un cavallo allo stremo che mastica l'odiato cappello che dondola su zampe cedevoli che alla prima mazzata la schiuma si colora e il cavallo starnutisce spruzzando di rosso le assi del pavimento e alla seconda mazzata si siede nella propria piscia nella propria merda è morto così il cavallo è morto seduto quando il vecchietto gli tira la terza mazzata lo fa per togliere ogni dubbio e subito dopo punta dito in aria e mette la mano a visiera sulla fronte come fa chi ha appena tirato una palla fuoricampo e il cavallo stramazza e l'uomo elegante si siede per terra e piange o forse sta solo zitto forse sta solo riposando forse sta solo ridimensionando quanto è

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