lunedì 28 novembre 2011

the right thing

to della faccia non si sarebbe mai detto che sotto a quegli occhi comuni a quella bocca da nulla a quel naso bambolesco una faccia qualunque una faccia da scusi il disturbo sa per caso che ore sono una faccia da acqua di colonia e gel per capelli chi l'avrebbe mai sospettato che sotto una faccia da bravo ragazzo e il corpo anche il corpo parliamo di un corpo normale né alto né basso né largo né stretto parliamo di una faccia e di un corpo privo di segni rivelatori parliamo di una voce la voce d'accordo la voce forse qualcosa di strano c'era nella voce ma non parlava non si sentiva la voce per cui è difficile si fa presto adesso che quando lo sai poi è logico ti chiedi come sia potuto accadere ma al momento una faccia così non c'era motivo di fare i sospettosi un bel sorriso e degli abiti eleganti perfino eccessivi non dico sgargianti anche se lo erano sgargianti ma nel complesso si addicevano al portamento una posa spavalda e accattivante da venditore da cascamorto da appagamento dei sensi il sentirsi a proprio agio di chi è abituato a muoversi in libertà senza urtare niente e nessuno di chi sta calpestando una strada battuta per andare in un luogo familiare ti dico nessuno avrebbe potuto immaginare che di lì a poco sarebbe tornato con gli amici con il trombettiere con il dolcevita giallo con la mora inanellata con sorprese nella bombetta il ludibrio l'esaltazione la frenesia tribale gente che si accascia sfinita intorno al falò ringraziando per l'opportunità di mollare di lasciar perdere di buttarla sul ridicolo e che nulla abbia più importanza che non si discuta più ma si faccia solo la cosa giusta oh la cosa giusta sì la cosa giusta giusta giusta l'ho visto prendere per mano una ragazza per farla volteggiare l'ho visto fare un gesto col pugno a mimare un fiore che sboccia e l'ho visto lanciare baci mettere baci sulle dita e soffiarli addosso alla gente impazzita alla gente arrampicata sulle spalle del vicino allungarsi per toccare il cielo la gente che si riteneva al sicuro per via dei tagli sartoriali delle cravatte intonate della faccia ti dico una faccia qualunque a parte la voce e i capelli ma erano nascosti sotto la bombetta non si vedevano i riccioli rossi non c'era sentore di nulla ti dico che era impossibile da prevedere l'effetto trascinante sulla gente che ha perso la testa allo squillo di tromba ha smesso di pensare dopo le prime note la gente si è girata tutta verso il palcoscenico e ha ceduto alla libido gettando via le inibizioni e i sensi di colpa la gente si buttava a corpo morto nel crogiolo della grande catarsi gioiosa dell'intrattenimento fine a se stesso e roteava ancheggiava gridava piangeva e rideva c'era gente che si abbracciava che si spogliava gente che si procurava dei tagli profondi nelle braccia e nelle gambe c'era gente che si ficcava in bocca sostanze innominabili strabuzzando gli occhi quando al centro sono apparse le fiamme è divampato il falò c'era gente che prendeva la rincorsa per but

 
  Foto di Iain Mckell

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