mercoledì 23 febbraio 2011

After Hour

Harry Potter quando compie 40 anni impazzisce, nel libro non si sospetta niente, nel film nulla lo lascia presagire, Harry Potter sta facendo colazione il giorno che compie 40 anni e, niente, gli viene in mente una cosa e impazzisce, di botto, i famigliari poi diranno che fino a ieri era normale, era tranquillo, non dava assolutamente alcun segno di voler impazzire, così, di botto, proprio il giorno del suo compleanno, poi però a un certo punto trovano la cura, la voce narrante lo dice mentre commenta il singolo pensiero che fa impazzire Harry Potter, la voce narrante butta lì la speranza che un giorno possa rinsavire, Harry Potter, e infatti succede, dopo anni, dopo che sono successe altre cose, dopo che ormai lo davano per spacciato, Harry Potter è guarito e la voce è circolata non potevi incontrare qualcuno che non ti riferisse la notizia che Harry Potter era finalmente guarito, con la voce di chi se lo aspettava che accadesse, che in fondo lui o lei l'avevano semrpe saputo che sarebbe guarito, perché lui è Harry Potter, non poteva finire diversamente, solo che quando torna a casa Harry Potter scopre che non c'è più nessuno che lo aspetta e allora vuole impazzire daccapo ma non ci riesce, torna dai dottori e dice loro perfavore fatemi tornare malato, stavo molto meglio quando ero malato e i dottori scuotono la testa, gli dicono non posso va contro la deontologia professionale, non ha altra scelta Harry Potter che entrare in una setta che odia la magia, gli illusionisti, i cartomanti, la prestidigitazione, l'astrologia, gli aruspici e i lanciatori di malocchio, le fattucchiere e gli incantatori, entra in una setta che crede solo nei numeri, nel metodo scientifico, nella logica, e quando incontra vecchi amici fa finta di non riconoscerli, dice lei ha sbagliato persona, io non mi chiamo Harry Potter.

Il giorno che impazzisce Harry Potter c'è il sole, la prima azione che fa Harry Potter quando impazzisce è prendere per il collo la sua civetta e staccarle la testa, la moglie infatti trova Harry Potter seduto per terra in cucina con la testa della civetta infilata sui rebbi di una forchetta, Harry Potter fa ballare la testa della civetta e ha sul volto l'espressione serena di chi osserva vicende che riguardano gli altri, ogni tanto sibila, Harry Potter, parla da solo in serpentese e ride alle sue stesse parole, ride e ride e ride, sempre in serpentese, tanti piccoli sibili in crescendo, in seguito hanno provato in tutti i modi a trovare una causa specifica per il delirio di Harry Potter, a risalire al trauma, indagare il fattore scatenante, ma niente, non si è mai capito perché Harry Potter è impazzito il giorno del suo compleanno, all'inizio l'opinione più diffusa riguardava l'impossibile ritorno di tusaichi, ma col passare dei mesi e degli anni venne progressivamente accantonata, Harry Potter impazzito, una realtà da nascondere, da ritenere momentanea e ignorabile, Harry Potter sarebbe tornato sano, anche la voce narrante lo sperava, di più, ci credeva, la voce narrante diceva vedrete che prima o poi Harry Potter guarirà, intanto però non si poteva più narrare la sua storia ai bambini senza temere la domanda fatidica, la bocca dell'infanzia a chiedere adesso dov'è Harry Potter, cosa sta facendo Harry Potter adesso, perché non mi dici la verità su Harry Potter, cosa mi nascondi, niente amore mio, niente, è tutto a posto, va tutto bene, adesso dormi, ma le voci girano, strisciano sotto le porte, e la testa della civetta veniva sempre a galla, i bambini chiedevano ma è vero che ha staccato la testa della civetta e tu dovevi dire no, Harry Potter no, certo che no, cosa ti viene in mente, chi ti racconta certe sciocchezze.

Il vecchio Harry Potter, del tutto rimessosi, completamente recuperato, indossa sempre guanti di pelle, cappello di feltro, occhiali scuri, usa il bastone il vecchio Harry Potter, e nessuno gli nomina il periodo che è stato malato, nessuno ha il coraggio di dire a parole quello che si legge sulla faccia di vecchi amici, conoscenti, affezionati ammiratori, ovvero tu sei impazzito, Harry Potter, sei impazzito il giorno che hai compiuto i 40 anni, lo sai tu e lo so io, dentro di te ci sono le ceneri del te stesso impazzito che ha staccato la testa alla sua civetta ridendo in serpentese, anche se adesso sembri tornato normale abbiamo tutti paura per te, tu Harry Potter compreso, si teme una tua ricaduta, un ritorno di fiamma, una mancata compensazione emotiva, se almeno avessimo scoperto il fattore scatenante, il pensiero che la voce narrante ha rivelato agli spettatori e al pubblico pagante, ora saremmo più tranquilli e prudenti, in qualche modo premuniti e addestrati a evitare argomenti delicati, opinioni pericolose, e invece ogni pensiero diventa bollente incontrando Harry Potter che passeggia a testa bassa, la leggera zoppia così perfetta nella sua metronomia da apparire simulata, certe volte non puoi fare a meno di salutarlo, di scambiare due chiacchiere inoffensive sul clima, sulle notizie di attualità, giusto per fargli capire che c'è ancora qualcuno che lo stima, Harry Potter, che gli vuole bene, nonostante, ecco, sia stato per un certo tempo diciamo così impazzito, ma solo un po', solo in parte, infatti Harry Potter si vede che ne è uscito alla grande, senza spiacevoli conseguenze a livello fisico, a parte quella zoppia che sappiamo entrambi essere finta, è messa lì per fare scena, una sfaccettatura caratteriale per dare spessore a un personaggio che rinasce a se stesso.

Stiamo parlando di Harry Potter, non so se mi spiego, che ha sconfitto e distrutto anche il peggiore dei nemici interiori, il nostro amato eroe Harry Potter ha avuto la meglio nientemeno che sulla follia senza riportare contraccolpi nel fisico, a parte la zoppia che manco si nota, né strascichi alla psiche evidenti, perché di entrare nella setta è stata una scelta voluta e a lungo meditata di Harry Potter, non è onesto metterla in relazione con, diciamo, come vogliamo chiamarla, malattia o semplice disturbo passeggero, in quanto è frutto di una trasformazione radicale del credo di un uomo come Harry Potter che non ha mai avuto paura di esplorare l'impossibile, il diverso, di andare contro le credenze comuni, di sostenere le proprie idee con ogni mezzo, Harry Potter incarna l'eroismo che difetta nella gran parte di noi, e dunque eccolo a dimostrare teoremi geometrici, a deridere i sortilegi degli incantatori, le pozioni delle maliarde, gli amuleti degli stregoni, i sortilegi degli indovini, non ha importanza il suo mutato atteggiamento nei confronti del magico, il sentimento critico che anima il razionalista Harry Potter, il redivivo Harry Potter, quel che conta per noi è che Harry Potter sia tornato, Harry Potter adesso sta bene, Harry Potter è di nuovo in mezzo a noi, sta benissimo Harry Potter, ora è felice, molto felice, e manda a tutti i suoi fan un abbraccio e un caloroso saluto, gridiamo viva Harry Potter, resta con noi Harry Potter, salvaci tu Harry Potter, Harry Potter, Harry Potter, Harry Potter, Harry Potter.

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