martedì 7 giugno 2011

Assimilare.

sseggino non mi ricordo se dentro c'è un bambino vero ma adesso non posso controllare perché sono nel bel mezzo di un sopralluogo non mi posso fermare proprio adesso spingo il passeggino devo imporre alla mia mente di scommettere che dentro al passeggino c'è un bambino com'è fatto non lo so come si chiama nemmeno ma non si agita non piange il bambino sta dormendo spingo il passeggino la programmazione è novanta per cento improvvisazione e dieci per cento persuasione quindi spingo il passeggino entro nel bar che sembra una palestra ci entro per sfruttare il passaggio laterale o posteriore in pratica l'ingresso nascosto questo posto è zeppo di ingressi nascosti passaggi segreti botole false pareti spingo il passeggino ho trovato un corridoio viene via l'intonaco dai muri si vedono i mattoni succede fino al confine della proprietà in cui è diviso il palazzo da quel punto il corridoio è acciaio è cristallo spingo il passeggino dentro l'edificio dove si trova il libro non può essere altro che un libro il tesoro nascosto l'oggetto prezioso spingo il passeggino e vedo l'ascensore alla mia destra vedo il bancone con i monitor della sicurezza in fondo all'atrio vedo il mio riflesso sul pavimento il mio riflesso su pareti rivestite di marmo il mio riflesso su pezzi di metallo lucidato il mio riflesso sul cristallo della teca vedo che indosso occhiali scuri non è da me spingo il passeggino sapendo che è un errore gli occhiali sono una sfida alla naturalezza una prova di recitazione che potrebbe andare oltre le mie forze e infatti l'incantesimo si rompe mi fermo e smetto di spingere il passeggino mentre una guardia si avvicina senza mai distogliere lo sguardo dai miei occhiali e raggi di luce rossa indagano la superficie della teca che contiene le parole segrete le ruote dentate i codici a incastro i pulsanti colorati i mazzi di chiavi la guardia parla e chiede devo picchiarlo poi rimane in ascolto io mi levo gli occhiali e guardo nelle telecamere di sorveglianza come uno che non sa cosa succede non sa dove si trova e anzi è un po' seccato una scocciatura imprevista e vorrebbe dire qualcuno tolga di mezzo il rappresentante dell'autorità costituita non riesco a passare mi sta bloccando il passeggino e non c'è niente di più pericoloso di un genitore che sta ipotizzando il figlio l'infante in pericolo te lo insegnano al corso la mia preparazione mi obbliga a continuare il sopralluogo devo approfittare di ogni secondo per immagazzinare particolari utili all'operazione così che quando tornerò per recuperare il libro avrò più speranze di riuscire e spingo il passeggino contro le gambe della guardia come se avessi ragione io come se stessi subendo un qualche torto e cercassi di reagire a uno scambio di persona a una valutazione imprecisa la voce del capo esce da altoparlanti invisibili e dice no per stavolta no e la guardia dice ti è andata bene poi guarda nel passeggino e ride così di gusto da farmi venire il dubbio che sia uno scherzo ai miei danni mi viene l'idea assurda che il furto sia organizzato da me sono io che voglio rubare a me stesso il libro sono io che ho detto alla guardia faccia finta che nel passeggino ci sia un bambino istruzioni preventive infatti la pianificazione è novanta per cento previsione e dieci per cento applicazione ma se così fosse dovrei sapere cosa contiene il libro non avrei bisogno di rubarlo di decifrare il contenuto si dice che il libro sia una leggenda che il libro non esista che il libro sia solo una scusa per giustificare l'apparato militare di sorveglianza e le pratiche di controspionaggio brevettate e rivendute al miglior offerente calma adesso sono confuso devo capire se almeno il bambino è vero allora mi piego sul passeggino per controllare e perdo l'equilibrio scivolo cado nel passeggino il bambino sono io anche il bambino sono io e anche la guardia sono io la guardia che ha messo gli occhiali scuri prima li avevo addosso io e ora si china e mi dice abbiamo fatto un buon lavoro mi dice non si vede niente lo dice indicando la mia pancia di bambino e mi accorgo con orrore di una vistosa cicatrice la guardia ora indossa il camice ha in mano un bisturi e dice che andrà via che non resterà il segno questo mi tranquillizza mi fa sentire fortunato l'idea che la cosa infilata dentro alla mia pancia non lo saprà nessuno perché non rimarranno cicatrici dico alla guardia mi ritengo soddisfatto perché la cosa nella mia pancia è il libro so che la guardia sono io travestito da chirurgo che sto rubando il libro gli dico sono contento perché so che il mio corpo sta metabolizzando il libro lo digerisce lo assorbe e forse un giorno mi verrà fuori dai pori sotto forma di sudore lo smaltirò il libro lo piangerò verrà digerito il libro lo piscerò mi appariranno dei simboli sulle unghie e li taglierò via per donarlo ai posteri mi si formeranno parole lunghissime nei capelli e a quel punto il contenuto del libro sarà accessibile sarà libero sarà compreso e decompresso sarà diluito e rivelato sarà mi

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