venerdì 4 giugno 2010

E i cammelli, c'erano i cammelli?

tta sotterranea e per uscire bisogna scendere lasciarsi travolgere dai flutti dal torrente dall'acqua luminosa d'azzurro ci sono dei faretti come nelle piscine è possibile siamo sottoterra non importa ci si butta si rischia di affogare una grotta dopo l'altra sempre più giù bagnati stanchi la certezza che sia fatica sprecata perché stiamo andando sempre più giù e tornare indietro è impossibile l'ansia non ce n'è di ansia è finita l'abbiamo usata tutta nelle prima cascate ci fanno male i muscoli anche le ossa può darsi che abbiamo dei graffi dei tagli da qualche parte c'è pieno di rocce e andiamo avanti non c'è altro da fare che andare avanti la paura anche la paura è finita non ci serve a niente ce ne siamo liberati per sentirci più leggeri la prudenza no quella c'è ancora dobbiamo arrivare vivi nella prossima grotta non possiamo arrenderci proprio adesso che potrebbe essere l'ultimo sforzo e infatti ci sono dei pesci adesso nell'acqua vorrà pur dire qualcosa ci sono altre forme di vita e c'è anche Ernesto che quando ero piccolo mi raccontava della legione straniera in realtà diceva solo sì ci sono stato in realtà non voleva parlarne non mi ha mai detto niente della legione straniera e io pensavo che facesse parte della cosa che quando entri nella legione straniera poi quando hai finito fai un giuramento per il quale non ne parlerai mai Ernesto c'era andato per una delusione amorosa Ernesto quando è tornato dalla legione straniera si è messo a fare il benzinaio si è sposato e ha fatto un figlio che aveva barattoli pieni di biglie li teneva in cantina aveva centinaia di biglie e siccome era ormai troppo grande per giocarci me ne ha regalato un barattolo pieno e mi ha anche insegnato a costruire un aeroplano di carta in grado di fare il giro della morte il tutto nei soli due giorni in cui ci siamo frequentati il primo giorno l'aeroplano e il secondo un barattolo pieno di biglie un vero tesoro alcune erano di marmo alcune erano biglioni alla fine del secondo giorno mi ha detto qualche volta andiamo a Bresso a guardare gli aerei veri ma non l'ho più visto non l'ho più sentito è sparito e ho pensato che anche lui era entrato nella legione straniera perché aveva l'aria triste aveva la faccia di uno che stava per scappare nella legione straniera Ernesto mangiava frutti di mare crudi a volte ci metteva una goccia di limone e faceva un rumore di risucchio goduto per convincermi a provare ma a me piaceva solo guardarlo mangiare frutti di mare crudi mi sembrava una cosa da legione straniera molto eroica molto esotica un giorno gli ho detto non è vero l'ho sfidato non è vero che sei stato nella legione straniera e lui è diventato molto serio e ha detto una frase in francese restando immobile a fissarmi fino a quando una macchina ha suonato il clacson e ha dovuto andare a farle il pieno e ne ho approfittato per scappare ho temuto per la mia vita non avevo idea della punizione prevista dal codice della legione straniera per chi mette in dubbio la tua parola Ernesto un giorno sono arrivati dei rapinatori e l'hanno chiuso nello sgabuzzino e lui c'è rimasto molto male perché avrebbe voluto reagire non lo so quando l'hanno liberato da quel giorno non riusciva più a guardarmi fisso non mangiava più i frutti di mare crudi era come un po' chinato in avanti come se gli facesse male la pancia come se qualcosa di rotto gli desse fastidio dentro un prurito dietro gli occhi o dietro il cuore che non puoi grattare e non vuoi che si sappia ma Ernesto nella grotta del mio sogno era tornato quello di una volta aveva trovato un riscatto era riuscito a grattarsi e se ne stava seduto a succhiare frutti di mare con addosso la divisa della legione straniera con tante biglie attorno e aerei di carta a fare giri della morte al posto dei pipistrelli mi sono tolto l'acqua dagli occhi col dorso delle mani e ho detto ma tu non eri morto non ti era venuto il crepacuore poco dopo aver seppellito tua moglie e lui ha riso ha detto certo che no sono tornato nella legione straniera e ha iniziato a raccontarmi cose segrete della legione straniera che erano proprio come me le ero sempre immaginate da piccolo ogni tanto mi allungava una patella un'ostrica una vongola un cannolicchio e mi diceva prova e io scuotevo la testa preferisco guardare te Ernesto che lo fai Ernesto sei proprio tu pensavo che eri morto spiegami meglio come funziona la legione straniera è vero che quando arriva una tempesta di sabbia ci si deve m

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