martedì 1 giugno 2010

Icone moderne 002

Forse non tutti sanno che il campione più amato di tutti tempi ha cantato nel coro delle voci bianche di San Eustachia da Belfonte negli anni degli esordi. La sua capacità di tenere in equilibrio il pallone sul pene intonando alla perfezione un La bemolle gli ha garantito l'attenzione di cacciatori di teste e talent scout di fama mondiale, anzi di più, internazionale. Le prodezze che lo hanno reso celebre come nuova promessa del calcio, orgoglio nazionale, astro nascente della sfera di cuoio, definizioni che a stento riescono a contenere la grandezza del personaggio, proiettano questo giovane aitante, con quello sguardo da rincoglionito che fa impazzire le donne di tutte le età, un gladiatore moderno che sfoggia quadricipiti da copertina, testimonial di creme rilassanti per il pube e contrattori muscolari a voltaggio ridotto per le orecchie, l'esempio poliedrico di un successo più che meritato. Chi non conosce il nome di Guido Contromano deve vivere su un altro pianeta, non c'è altra spiegazione dal momento che è impossibile non notare le meravigliose gigantografie della sua nuca tatuata che decorano gli altrimenti depressi viali delle nostre flaccide cittadine piene di gente comune che non avrà mai occasione di andare in televisione nemmeno come comparsa. Sono montagne le lettere di ringraziamento e le proposte di matrimonio che ogni giorno vengono depositate all'ingresso della sua villa monumentale costruita come riproduzione dettagliata di una caverna paleolitica sudanese, l'aumento di cubatura è rientrato nel condono edilizio e coi soldi risparmiati grazie alla residenza monegasca e all'apertura di una ditta fittizia alle caiman, il nostro Guido può ora finalmente concedersi tutto quel che merita la maestosità della suo talento straordinario. Le fortunate ragazzine che ogni mattina vengono scelte personalmente da Guido per un approfondimento di conoscenza reciproco escono tutte col sorriso sul volto, spettinate, con la pupilla dilatata e il naso che cola, alcune volte con piccoli lividi dovuti alla foga descrittiva dei passaggi più delicati durante l'esposizione di una complessa materia calcistica, e un piccolo omaggio in gioielli e denaro per la cortese attenzione nei riguardi nel nostro acclamato campione. Il fatto che si circondi di pluripregiudicati non fa che confermare il suo animo nobile e altruista, sempre alla ricerca del modo di dare buon esempio a chi necessita di una guida spirituale per emergere dal pantano dell'anonimato. Chi meglio di Guido può fare da guida? Spregiudicato, anima inquieta, baluardo di saggezza per chi brama la scoperta del segreto di superiore umanità, la ricetta di una libera vocazione all'eccesso, non si può negare che Guido sappia assumersi le sue responsabilità di uomo e di padre di famiglia, o meglio di famiglie da quando il tribunale gli ha imposto il riconoscimento del quarto figlio naturale che ha voluto donare a noi tutti per mezzo di ragazze alla ricerca di un facile assegno di mantenimento. Come quando ha risarcito in contanti il ciclista investito dalla sua Lamborghini carta da zucchero, aggiungendo come mancia il modello di sedia a rotelle più costoso che ci sia sul mercato. Uomini come Guido sono pezzi unici, esemplari che nella storia non ce ne sono stati ne mai ce ne saranno di uguali. Con la firma del contratto di ieri, lo sponsor ridotto a migliori consigli e reso consapevole che non si può avere Guido per due soldi, potremo goderci tutta una nuova serie di spot che lo vedono protagonista di molteplici innovative campagne umanitarie, nonché di eventi il cui ricavato andrà, al netto di spese, compensi, diritti, tasse, mance, sottrazioni indebite, a favore della costruzione di nuovi canili per cani di razza maltrattati. Forza Guido, sei tutti noi, continua così, tieni alto il nostro nome.

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