giovedì 19 maggio 2011

Grigiume.

C'era una volta un posto dove nessuno sta mai fermo, mai zitto. Un posto che gli abitanti si vantano di chiamare 'il posto che non dorme mai', e in effetti dentro ai confini del Posto c'è sempre luce, movimento, suono. Un giorno accade che dal cielo arriva un virus, nascosto dentro un piccolo asteroide che piomba nel giardino di zia Norma. È lei, mia zia, la prima a prendesi il Grigiume, così verrà chiamato il virus giunto dallo spazio. Zia Norma dice 'Che bel sassolino', prende in mano l'asteroide e si ammala di Grigiume. Quando confesserò che a me zia Norma piace di più malata che sana cominceranno a guardarmi con sospetto e a trattarmi come se fossi contagioso. Ma questo succederà dopo, quando ormai zia Norma si sarà rassegnata a fare le valigie e andare via perché da quando avrà preso il Grigiume nel Posto non le vorrà bene più nessuno. Si arriverà al punto che i ragazzini le grideranno 'Normal!', aggiungendo una L in fondo al nome, e scapperanno via ridendo di lei. A niente servirà dimostrare che il virus non è contagioso, la gente non si fida, avrà paura lo stesso di prendere il Grigiume e venire cacciata dal 'posto che non dorme mai'.

Il bello del vivere nel Posto è che ogni giorno c'è qualche novità. Ci sono altoparlanti e monitor ovunque che ti forniscono motivi per fare qualcosa o per non farla, per arrabbiarti o farti una risata. Non ti devi preoccupare di niente se abiti nel posto che non dorme mai. Non hai nemmeno tempo di farti delle domande, non devi rovinarti la vita sprecando enormi quantità di inutile fatica per capire le cose, c'è gente pagata per farlo al posto tuo, tutto quello che ti viene chiesto è di informarti, adeguarti, seguire i consigli come fanno tutti i bravi e onesti cittadini del Posto. Siamo organizzati per fronteggiare qualsiasi evenienza, ti dicono. Rilassati, ti dicono. E proprio quando tu sei lì, bello che rilassato, consapevole che là fuori sono organizzati per fronteggiare l'eccetera, ecco che cambia tutto! Che sferzata di energia, che botta di ansia. Adesso ti dicono che siamo tutti in gravissimo pericolo, che andrà tutto male, che non c'è niente da fare. E proprio quando tu sei lì, agitatissimo, che mandi giù pillole e droghe e ti ubriachi per resistere alla pressione, ecco che cambia tutto di nuovo! A volte addirittura uno ti racconta del caso di un pazzo assassino di bambini entrando nei dettagli e mostrando fotografie mentre su un altro canale ti mostrano l'espediente di un'attrice famosa per restare bella e sexy.

Per esempio l'altro giorno hanno detto che ci sarà il terremoto e chi può è scappato via. Solo zia Norma è rimasta indifferente e si comporta come se niente fosse. È per via del Grigiume, i guru della comunicazione sono venuti a intervistarla e hanno chiuso i collegamenti in diretta invitando la gente a pregare perché zia Norma ritrovi la fede nei media. Quando zia ha detto che è impossibile prevedere i terremoti e si è messa a ridere una giornalista inesperta non ha retto la tensione, ha urlato, ha puntato il dito contro la zia balbettando parole incomprensibili e ha perso conoscenza. Quando si è ripresa la prima cosa che ha fatto è stato chiamare l'avvocato per fare causa a Norma, è andata su tutti i canali a testimoniare l'accaduto e non si è ancora capito se la sua carriera è rovinata o è decollata. Comunque io sono rimasto con la zia e, incrociamo le dita, non ne stanno arrivando di terremoti. Vanno a ruba le magliette con la scritta grigia NORMAL e la faccia di una donna che somiglia a zia Norma - ma non si può affermare al di là di ogni ragionevole dubbio che sia proprio lei -, la moda lanciata dalla regina del canale 18 consiste nell'abbinarla al braccialetto che protegge dal contagio - lo slogan è: se non ci credi che funziona allora dimostramelo! - e truccarsi la faccia con tonalità di grigio, fatto questo non rimane che ostentare la camminata altezzosa di chi non gliene importa niente di niente.

Ho cercato di convincere zia Norma ma non vuole accettare gli inviti dei talk show, dei reality, le ho provate tutte, non c'è niente da fare, il Grigiume l'ha resa immune al richiamo del dinamismo che contraddistingue il 'posto che non dorme mai'. Le ho detto 'Zia, se ci vai lo capiranno che da un certo punto di vista sei guarita da qualcosa quando ti sei ammalata' ma neanche questo è servito, ha capito subito che non ci credo davvero che sia guarita. In effetti non capisco come faccia a non dare retta agli scienziati, agli esperti, voglio dire, Reginald Finston, le ho chiesto “Zia, come fai a non fidarti di Reginald?' e lei ha fatto spallucce con un tale disinteresse da farmi venire i brividi. Stiamo parlando di Reginald Finston, nessuno è così fuori di testa da non amare il buon vecchio Reginald, la sua rubrica di approfondimento va in onda da venti, forse trent'anni. Reginald ha detto pensateci un attimo, pensate a cosa succederebbe se da domani quando accendete la tv lo schermo restasse nero, la radio restasse muta. Sarebbe il panico, ha detto Reginald, pensateci su durante la pausa pubblicitaria e poi ne riparliamo.

Quando ho chiesto il parere a zia Norma lei mi ha guardato negli occhi e mi ha chiesto 'Lo vuoi davvero sapere?' e io sono rimasto spiazzato, una parte di me mi gridava che no, che non lo volevo sapere, che la curiosità il gatto, che era meglio tapparsi le orecchie e scappare. La bocca però ha detto sì prima che riuscissi a fermarla e la zia mi ha sussurrato 'Non esiste nessun virus', si è goduta la mia espressione stupita e ha detto 'Non è un asteroide, è solo un sasso', mi ha sorriso, mi ha carezzato la testa come non faceva da anni e mi ha chiesto 'Riesci a credermi?' Ci ho messo un po' a rispondere, volevo dare una risposta sincera, e sì, ho deciso che ci credo, è solo un sasso, non esiste il Grigiume, la zia Norma non ho idea del perché l'abbia fatto ma le credo, le dico 'Ti credo' e lei al posto di essere contenta si lascia scappare una lacrima, come in quei film romantici privi di senso che la mamma dice che li capirò quando sarò abbastanza grande e io le rispondo che non vorrò mai essere abbastanza grande per capirli solo perché so che questa battuta la fa sempre ridere. Zia Norma allora dice 'E quanta gente pensi ci sia là fuori che ci crederebbe?', al che mi rendo conto di essermi sbagliato, è malata davvero di Grigiume, perché se fosse sana lo saprebbe che dobbiamo chiamare Reginald, lui saprà esattamente qual è la cosa giusta da fare, Reginald ci aiuterebbe e tutto finirebbe nel migliore dei modi.

Nessun commento: