martedì 25 ottobre 2011

può perfino essere bello

ntro qualche albergo entro nei tunnel che collegano le hall ai mille corridoi delle camere con le porte numerate sono numeri dorati sono passatoie di moquette a pelo raso come certi terrier hanno anche il colore sbiadito di chi ha sopportato un lungo calpestio anche stanotte ho sognato un albergo che c'ero già stato altre volte nella mia testa ci sono solo alberghi e fabbriche diroccate e grotte non c'è mai un salotto luminoso con la carta da parati a fiorellini non c'è mai l'accoglienza del sentirsi a casa no sono sempre in posti che si deve pagare il conto e lasciare libera la stanza entro le dieci entro mezzogiorno entro le due però è un extra e si mangia al ristorante se c'è altrimenti si esce a cercare qualsiasi cosa ti serva la chiedi alla reception ma il telefono non va il minibar c'è ancora qualcuno che apre le bottiglie mignon e le beve e le riempie d'acqua di rubinetto e le rimette a posto ci sono briciole nella poltrona ci sono macchie sul copriletto a volte gli alberghi nei miei sogni sono stamberghe a volte sono di primissima categoria a volte giri l'angolo e trovi la biblioteca la sauna la palestra la sala giochi il museo sono alberghi attrezzati ci trovi di tutto anche labirinti di scale e passaggi per la servitù dove segui il cameriere che svanisce nel muro segui il concierge e il congierge si mette a correre scappa diventa un'ombra e ti lascia solo con fantasmi che ridono e piangono allo stesso tempo sono alberghi come stanotte un albergo che conosco l'ho esplorato in tanti di quei sogni che stanotte me ne andavo con le mani in tasca in giro senza meta uscivo all'aperto giungevo camminando sotto il sole alle cascate con i sentieri erbosi alle chiuse con i ponti di mattoni e i meccanismi lubrificati alla perfezione al punto che quando si gira l'albero a camme la manopola non vibra ma ronza fra le mani nel deviare l'acqua per spingerla nei filtri negli imbuti nei sifoni trasparenti dove l'occhio degli addetti individua le impurità e immerge il retino nelle vasche il che è proprio quello che vedevo succedere aspirando il fumo della sigaretta anche se è quasi un anno che ho smesso nel sogno fumavo ero felice di fumare ero grato al fumo pensavo non fa niente se ho smesso da un anno stavo solo vendicandomi di qualcosa mi stavo facendo del male mi stavo privando del fumo e accantonando l'idea di essere così bravo a mentire da ingannare me stesso ho cambiato argomento mi son detto guarda hanno chiuso la piscina a volte succede è per via della merda secondo me ci finisce dentro della merda e quelli col cappello rosso dicono tutti fuori quelli col fischietto al collo fanno uscire tutti e puliscono disinfettano usano delle pertiche allungabili usano distributori di acidi perfezionati usano disintegratori specifici per la merda usano dei rivelatori e dei rilevatori seguono un protocollo e stilano un resoconto e intanto tiravo boccate mi sentivo tranquillo e bendisposto nei confronti dell'uomo in costume da bagno dell'uomo in attesa del via libera e della riapertura al pubblico nel sogno gli spiegavo che era per via della merda un fastidioso incidente causato dalla merda per via che la merda capita e l'uomo in costume a scuotere la testa a insistere che no a dire che quando succede è perché è andato perso un oggetto di valore qualcosa come un orecchino un braccialetto un occhio di vetro e non lo contraddico vado avanti a fumare e penso non dire cazzate poi penso forse è vero forse la vita dipende il mondo a seconda di come lo vedi può perfino essere bello sono arrivato a pensare che avrebbero pescato diamanti sul fondo dalla vasca era solo questione di tempo e avrebbero tirato fuori pesciolini di diamante ancora vivi ma poi ho finito la sigaretta ho pensato che gli inservienti avevano l'aria di persone che stanno eliminando la merda altrui e non quella di cacciatori di tesori per tutta una serie di evidenze una lista che non ho tempo di stilare perché mi scusi dico all'uomo in costume mi scusi se non rimango con lei ma sono atteso altrove lei capirà e lui si inchina dice ma certo si figuri e io mi inchino e gli dico buona fortuna gli dico spero proprio che 


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