giovedì 24 marzo 2011

Il cucciolo.

Il professore con la faccia da neonato ci spiega come si finisce il livello, a me e ai personaggi non giocanti, in tutto siamo una decina, non ho fatto il conto. In alto a destra lampeggia la scritta 'skip intro' e ci metterei sopra la mano se non fosse per la faccia del professore. La maschera da neonato del professore, i pixel che riproducono la grinzosità e il rosa acceso di una pelle abituata ai 37 gradi costanti del corpo materno. Mi è impossibile skippare l'intro per via della faccia del professore, gli occhi che mostrano la presenza di spirito pericolosa dell'adulto, la bocca che si muove esprimendo un linguaggio denso e articolato, il tutto nelle sembianze di un neonato. Chi sarà il programmatore che ha ideato questa combinazione, a quale scopo? Ci si potrà fidare di un gioco che inizia dando segnali di squilibrio mentale? E intanto osservo il professore, il camice bianco allacciato fino all'ultimo bottone, i guanti di lattice, le scarpe infilate in sacchetti che impediscono alle suole di compromettere la sterilità dell'ambiente. Sulla pelle del suo volto da neonato si nota il ritmico riflettersi delle parole 'skip intro' che lampeggiano da qualche parte, in alto a destra, a portata di mano.

Il professore si rivolge direttamente a me, come se sapesse che tutti gli altri sono personaggi non giocanti, governati dallo stesso computer che governa lui, che esegue il codice del programmatore di cui sospetto inconfessabili turbe mentali. La faccia da neonato del professore diventa sempre più grande, occupa tutto lo schermo della mia visuale in prima persona, avvicinandosi perde e riguadagna definizione in accordo coi tempi reattivi dell'unità di processo centrale, o del modulo grafico integrato nell'hardware. Ogni volta che il gioco si congela per il microtempo necessario alla ricompilazione mi sento sospeso, mi sento perso, disconnesso, a galleggiare di fronte all'espressione paralizzata del professore, che sembra andare soprappensiero, ritornare il neonato che dovrebbe essere, poi il flusso delle immagini riprende a scorrere a 60 schermate al secondo e il mondo ridiventa fluido. Ci sono delle ombre incoerenti che cadono controluce, e questo non è bene, non è bene per niente, conferma i miei dubbi sul programmatore, eppure sono tranquillo, cosa potrebbe mai succedermi, è solo un gioco, è finzione, simulazione, virtualizzazione.

Il professore mi spiega come finire il livello, come arrivare alla fine e vincere, guadagnare il diritto di passare oltre, dice 'Io sarò di là ad attendervi', con la d eufonica, la vedo scritta bianco su nero nell'apposita finestra per i sottotitoli. Credevo di avere disabilitato la funzione nelle opzioni generali ma è evidente che non è così, che mi sto sbagliando. Eppure ero convinto, sarà paranoia genuina o un trucco del programmatore pazzo che si diverte a fare confusione, a eliminare qualsiasi elemento prevedibile dal gioco, che si diverte a farti capire che in realtà il giocatore non ha alcun controllo sul gioco, che non esistono regole infrangibili. Metto la mano sul bottone in rilievo con scritto 'menu', lo premo e non succede niente. Mi manca un po' l'aria, un principio di panico, dov'è la barra spaziatrice, come si mette in pausa? È solo un momento di panico, è passato, va tutto bene, mi dico 'Non essere ridicolo'. Il professore fa una risata diabolica, amplificata e distorta, riprodotta con l'eco artificiale dello strumento 'riverbera'.

Il professore spiega come liberarsi del cucciolo, se ce l'avete, oppure come ottenere il cucciolo, se non ce l'avete. Si gira per non mostrare le emozioni che sta provando, dà un colpo a pugno chiuso sulla scrivania, scuote la testa da neonato e sospira, quindi torna a rivolgerci la parola e dice 'Chi non ha il cucciolo vada da questa parte, si diriga nel luogo appropriato' e fa il gesto di chi allontana un seccatore. Mi guardo attorno, non vedo cuccioli, il professore si accorge del mio disagio e sorride tra sé, contento di vedermi in difficoltà. Perché vorrei estrarre un'arma qualsiasi e eliminare il professore dal gioco? Perché non skippo l'intro? Mi concentro sul fatto che non ha senso prendersela con il software, che le provocazioni inserite nel programma sono con tutta probabilità frutto di una consulenza psichiatrica, per dare profondità e realismo al gioco, per renderlo coinvolgente e appassionante, anche se per lo scopo si è deciso di stimolare reazioni negative. Cambio atteggiamento, mi viene da fare i complimenti al creatore del gioco, ottimo lavoro, questo gioco può farti star male davvero se non ci stai attento, se non sei un giocatore esperto.

Il professore entra in un loop di attesa input, guarda se ho il cucciolo, vede che manca, mi manda via con il gesto dell'importunato. Dico al professore sono un esperto, glielo dico premendo la combinazione di tasti che apre la console con privilegi di amministratore in tutti i giochi basati sul motore grafico che ho riconosciuto dal grado di complicazione nelle gestione dei poligoni, dai riflessi sulle superfici ondulate, dalle lame di luce colorata che appaiono nelle prospettive molto acute. Digito i comandi che garantiscono l'invulnerabilità, aumentano la disponibilità di armi con infinite munizioni, permettono di passare attraverso i muri e uscire, volendo, dalla zona di gioco, dalla mappa, dal piano materiale. Mi avvicino al professore e lo kicko via per accedere alla porta, si apre di lato, c'è un corridoio con altre porte, anche queste si aprono di lato, 'Qui tutto è scorrevole, tutto si apre di lato', mi dice in cuffia la voce incorporea del professore, 'Qui tutto scorre, dov'è il tuo cucciolo adesso?', mi dice. Non lo ascolto, apro le porte, rompo gli oggetti, sparo a tutto quello che si muove, ora sono impegnato, ora ho un obiettivo, ora tutto quello che riesco a pensare è solo muoversi, sparare, andare avanti, trovare il cucciolo, finire il livello.

Il professore adesso parla attraverso il circuito interno, ci sono altoparlanti sparsi ovunque, protetti da grate metalliche che li rendono indistruttibili, e la voce del professore diventa più forte quando mi avvicino a un diffusore, più debole quando me lo lascio alle spalle, correndo via. Ho inserito la corsa automatica, corro continuamente, senza mai stancarmi. La faccia da neonato del professore appare in uno dei tanti monitor nevosi e sfarfallanti, la faccia in bianco e nero non è mai in sincronia con la voce. Il professore è furibondo, il suo tono di voce è in conflitto con la musica rilassante da ascensore che il programmatore ha scelto come sottofondo. Il professore sta gridando come un predicatore televisivo 'Il cucciolo è resistente ai danni da fuoco! Ai danni contundenti!', fa una pausa, la musichetta aumenta di volume fino a coprire il rumore dei miei passi di corsa, delle mie armi in azione. Il professore intercala bisbigliando istruzioni speciali per finire il livello 'Il cucciolo potrebbe fornire accesso a nuove modalità di gioco, con vista notturna, con una ghiera di selezione potenziata', e io non so nemmeno come sia fatto il cucciolo, mi chiedo cosa succederebbe nel caso in cui il cucciolo venisse scambiato per un nemico, distrutto, eliminato.

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