giovedì 14 ottobre 2010

Una fuoriserie decappottabile.

mino adagio con le mani in tasca a passi lenti ci vedo male perché ho tenuto gli occhiali scuri anche se è notte non voglio vedere bene voglio vedere sfocato voglio perdere i contorni delle cose voglio vedere solo i dettagli molto luminosi solo i riflessi della luce sulle superfici lucide dei metalli non voglio riconoscere la facce ma solo quel puntino bianco che tutti hanno nella pupilla quando ti guardano tutto il resto dev'essere ombra un grosso lenzuolo nero in cui spiccano solo i piccoli specchi negli occhi della gente mi immagino tutti questi raggi di luce che rimbalzano sulle iridi dei presenti e vanno a colpire con estrema violenza le lenti dei miei occhiali scuri senza riuscire a scalfirle senza penetrare in me senza la possibilità di spezzare il mio isolamento perché non voglio avere contatti sono qui solo per stare in mezzo alla gente e fingere di essere invisibile fingere che potrei fermare il tempo se volessi rimanendo l'unico in grado di muovermi è quello a cui sto pensando mentre rimango immobile sullo sgabello del bar della discoteca dopo aver salutato persone che si comportano come se mi conoscessero come se fossimo amici da sempre e alcuni di loro sono qui davanti a me che ridono e parlano e ogni tanto si rivolgono a me che li guardo privo di espressione e non trovano strano il mio comportamento non mi chiedono perché stai zitto perché stai fermo perché non ti levi gli occhiali scuri la risposta sarebbe sto fermando il tempo tra poco mi aggirerò per il locale schivando i vostri corpi congelati e a te darò un colpetto col dito sugli incisivi a te sposterò una mano e quando si riavvierà il tempo il movimento sarà stato più veloce della luce e questo non è possibile ma succederà a te invece cambierò di tasca il portafoglio e quando sarai vecchio ti verrà in mente senza motivo quella volta che ti successe una cosa stranissima ma intanto non sta succedendo niente non ci sto riuscendo mi accorgo che non ho più neanche voglia di fermare il tempo da quando ho visto una ragazza che mi guarda e dalla sua espressione capisco che fra i due quello che ha iniziato a fissare sono io e che la cosa la scoccia mi sta dicendo di smetterla di guardare verso di lei ma io non sono un maleducato mi alzo per andare a dirle che non la stavo fissando apposta che stavo solo cercando di fermare il tempo che è stato un malinteso ma quando sono a un passo da lei che mi sembra un po' spaventata adesso forse per via degli occhiali scuri li tolgo me li tolgo e vedo che si rilassa erano gli occhiali sto per dirle non sono strambo se tenevo gli occhiali era per un motivo quando vedo mio padre seduto accanto a lei mio padre è elegantissimo mio padre indossa un completo indossa la cravatta mio padre ha il sorriso di chi è felice e io mi dimentico di tutto non mi importa degli occhiali della ragazza del tempo perché qui c'è mio padre gli dico cosa ci fai qui papà e lui dice sono contento di vederti mi chiede come sto e io non posso smettere di guardare il colletto della camicia e la forma dei pantaloni gli dico papà come sei vestito questa roba non va più di moda lui non ascolta mette giù il bicchiere e si alza e viene verso di me con le braccia aperte verso di me che mi sento in colpa perché vorrei scappare urlando ma la voglia di ricevere il suo abbraccio è troppo forte quando mi raggiunge mi stupisco della sua solidità non riesco a credere che sia davvero lui che sia davvero qui eppure lo stringo forte per contrastare i miei dubbi con il timore che smettendo di crederci papà mi svanirebbe fra le dita lui dice ancora come stai e io non dico niente per non farlo svanire mi dice balliamo e questo mi fa ridere molto il solo pensiero di ballare con mio padre mi fa ridere tantissimo sto ancora ridendo forte quando iniziamo a ballare non ci posso credere sto ballando con mio padre per essere sicuro vado a cercare con la mano la profonda cicatrice che ha sempre avuto sulla schiena e quando la trovo vengo punito per la mia mancanza di fede vedo il suo volto diventare serio vedo mio padre che mi guarda deluso no non deluso ma dispiaciuto mi dice non è colpa tua non è colpa mia non è colpa di nessuno e io dico per favore non morire un'altra volta se vuoi metto gli occhiali e fermo il tempo ma non di nuovo non adesso e lui dice no è tutto nella tua testa qua fuori ho una fuoriserie decappottabile che mi aspetta devo andare dove tu non puoi venire gli dico scusami se non ci credevo scusami se ho avuto bisogno di trovare la tua cicatrice per convincermi che fossi davvero tu e lui scuote la testa e dice hai sempre dato troppo importanza alle piccole cose vorrei digli papà stai citando un film stai citando nikita ma lui mi stringe la mano mi dice mi raccomando aggiunge mi ha fatto piacere incontrarti e si volta e se ne va mentre inforco gli occhiali sono i tuoi papà fermati guarda li riconosci questi occhiali sono i tuoi e penso tempo fermati te lo ordino tempo fermati ti devi fermare tem

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